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Note Storiche Sulle Chiese di Collelongo

Dal Bollario Cassinese del Margarini ed. Tuderti 1670, Vol. II, p.155, Costituzione 162, n.2 (in Bibl. Vat.: Ord. Relig. Vol 2°) si ha:
"Al Ministero Cassinese Lotario III nel 1137, essendone abbate Guibaldo, dona la Chiesa di Santa Maria in Collelongo, di Santa Maria in Luco... (la Chiesa s'intende con le sue possessioni)".
Il Corsignani indica l'ubicazione di questa chiesa:
"Il Palagio Baronale era fortificato da una torre al presente (1738) disfatta nel sito di cui si vede un bel Tempio già donato da Lotario III Imperatore ai Cassinesi del 1137, per essersi tale insigne Religiona segnalata estremamente in molte occasioni e contribuzioni nelle guerre, o nei bisogni del detto Sovrano, oppure in premio dei servigi ricevuti dai vassalli di Montecassino, che gode in quelle parti molte terre con amplia Baronia".
Quanto tempo i benedettini abbiano dominato in questo luogo non si sa, si suppone fino alle infeudazioni dei primi Baroni nel sec. XIV.
I monaci si ritirano, ma lasciano un bel ricordo, una bellissima immagine di stile cassinese del XII secolo sotto il titolo di S. Maria delle Grazie (a monte). Si arguisce che i monaci con la sparizione della chiesa primitiva, abbiano scelto per loro dimora il luogo detto della Madonna a Monte, dove si riscontrano mura antiche dirute di un antico monastero. Questo si verificò dopo la costituzione delle parrocchie, soggette alla giurisdizione del Vescovo marsicano, probabilmente nel sec. XIV. Di fatti dai registri Vaticani delle Collette delle Decime nell'Archivio Segreto appare per la Diocesi marsicana in: Studi e Testi Sella Aprutinum Decime dei sec. XIII e XIV.
Nel 1308: Clerici Castri Longi (Collelongo) solverunt tarentinos XXVII (vedi indice p.21 n.422) in Bibl. Vat. Collect. Generale I, 45 f.69.
Nel Chronicon Cassinense di Leone Marsicano in M.G.H. Script. VII p. 596 esiste l'elenco delle chiese della Marsica soggette alla giurisdizione del Monastero di Montecassino tanto nello spirituale che nel temporale, che sono la maggior parte, circa 40 chiese.
La Chiesa di Santa Maria non appare in questo Chronicon perché forse passata alla giurisdizione del Vescovo Marsicano.
Nel 1324, sempre dai registri delle decime pagate dalle chiese della Diocesi di Pescina, (Collect. Generale I, 45 f.89, n.778-779) risulta: Chiesa di S.Angelo de Collelongo
al n. 621: Chiesa di S. Giovanni de Collelongo
al n. 620: Chiesa di S. Maria de Collelongo.
Nel 1324, al tempo del papa Giovanni XXII, (8° del pontificato) nel giorno 14 del mese di marzo fu incominciato il quaderno dell'introito e della ricerca dei frutti, rendite, proventi e delle oblazioni ecclesiastiche situate nella Diocesi Marsicana fatta dai deputati a mezzo del notaio Nicola Angelo de Castrobono, e dei pagamenti di tutte le decime, compresa quella a favore del Principe Tarentino:
Al n. 620 f. 70 fra la commissione di quei che giurarono la denunzia dei beni e dei frutti e rendite presso la Chiesa di S.Benedetto della città dei Marsi, eravi il Sig. Rainaldo abate di S. Maria de Collelongo, il Sig. Pietro, il Sig. Simone, il Sig. Alessandro chierici della detta chiesa.
Al n. 621 f. 70 risulta arciprete di S. Giovanni de Collelongo D. Angero. D. Pietro, D. Odorisio, canonici della predetta chiesa, che pagarono par la decima dell'anno 1324 in argento carlini 2 per tarentum.
Sparite nell'appresso le chiese di S. Giovanni e di S. Maria è rimasta come parrocchia la chiesa di S. Angelo, che poi è passata alla chiesa di S. Maria Nuova (dedicata 16 luglio 1750).