Storia del Paese di Collelongo

Walter Cianciusi

Partendo dalle "Casarine" salendo sul monte fino a "Fossa Lupara" e poi su fino a "Iannamunne" possiamo rivedere le zone dove è nata la nostra civiltà.
La Vallelonga era molto popolata, il clima era molto più mite a causa della presenza del lago del Fucino e sono state ritrovate tracce di insediamenti Fitticoli.
In queste terre vivevano i Marsi, si pensa che in località "Arciprete" sorgesse la città di "Archippe" probabilmente di origine Pelagica .
Si pensa che le battaglie contro i Romani avvennero proprio nella nostra valle. In queste battaglie morirono circa ottomila soldati romani, e la pietra inserita sul portale della casa della famiglia dei Ventura, che porta scolpita l’aquila, sia appartenente ad un monumento funebre romano. Tale pietra potrebbe essere stata rinvenuta in località "Casalecchie", dove affiorarono molti reperti antichi.
Sono stati rinvenuti anche lastroni di pietra sulla via del "Cantone", si pensa siano i resti di una strada che partiva da Marruvium (San Benedetto) passava per Ortigia (Ortucchio) e giungeva ad Archippe e passando poi a Pinna (che era presso Luco dei Marsi) per finire ad Alba Fucense.
Ci fu poi la dominazione Longobarda e questa zona divenne molto importante infatti si parla di Contea dei Marsi (Ducato di Spoleto). Con l’avvento dei Normanni la Marsica passò a far parte del regno delle due Sicilie nel 1140. Con l’introduzione del feudalesimo la Marsica da Ducato divenne Contea sotto il controllo di Celano, e si hanno testimonianze sul feudo di "Santo Castro".
Nella zone dl monte "Calvario" abbiamo altre testimonianze di abitanti infatti troviamo resti di mattoni e mura. Altre testimonianze le abbiamo sul monte dei "Cerri". Altre popolazioni stavano in località "Santo Castro", "Cantone" etc. Questi centri abitati erano chiamati "Càstullo" che era ubicato nella località "Santo Castro", "Mensa", "Troia", "Bettoria" le cui popolazioni confluirono, non si sa precisamente il periodo, a Collelongo. La causa di queste migrazioni non è ben precisa ma possiamo attribuirla a vari eventi come il terremoto del 1349, oppure al passaggio degli Ungari 1347, comunque è certo che in questo periodo si perdono le tracce di molti paesi della Marsica.
Abbiamo molte informazioni che ci arrivano dai vari archivi, infatti sappiamo che in "Mensa" c’era una chiesa dedicata a S. Arcangelo, e questa nel 1133 fu donata dall’imperatore Lotario a Cassino. Dopo la distruzione di tale villaggio la chiesa fu riedificata a Càstullo e da qui passò a Collelongo. La chiesa dedicata a S. Arcangelo, si pensa che sia S. Michele Arcangelo: questo culto probabilmente è dovuto alle influenze dei popoli pugliesi poiché era molto diffuso in Puglia. Il nome Collelongo compare per la prima volta nella “Chronica Sacri Monasterii Cassinesis” accoppiato ad un altro nome “Sancta Maria extra Moenia” ossia Madonna del Monte. Altra testimonianze l’abbiamo quando l’imperatore Lotario III donò a Montecassino la chiesa di S. Maria in Collelongo e S. Maria in Luco nel 1137 questa notizia l’abbiamo da “Bollario Cassinese”. Possiamo dire che Collelongo sorse sono intorno all’anno mille. Dal registro delle decime pagate dalle chiese alla diocesi risulta elencata la chiesa di sant’Angelo in Collelongo nell’anno 1324.
Lo storico Walter Ciancusi ipotizza una diversa ubicazione di Collelongo nell'anno mille, poiché alla base della chiesa Madonna del Monte si vede benissimo la preesistenza di una torre di un vecchio castello. Infatti in questo periodo Federico II fece abbattere più di duecento castelli dopo il General Parlamento di Capua nel 1220, nel 1223 distrusse il castello di Celano, Collelongo faceva parte della contea di Celano. Da queste testimonianze si potrebbe dedurre che la chiesa Santa Maria, anteriormente al 1220, sorgeva altrove, nel nucleo abitato indubbiamente esistente sul monte "Calvario", dove ancora riaffiorano ruderi. Riassumendo, Collelongo prima del 1220 aveva un castello posto alle pendici del monte "Calvario", da questo punto è possibile risalire la montagna e andare nella Valle Roveto a rifugiarsi in caso di attacco senza scendere a valle. Perciò durante le invasioni dei Longobardi e le scorrerie dei Saraceni provenienti dalla pianura, il popolo poteva difendersi rifugiandosi sulle montagne impervie e scoscese. Il castello svolgeva funzioni di difendesa per la popolazione che vi si trovava alle spalle, proprio su monte Calvario, come dietro un riparo, non raggiungibile da guerrieri a cavallo e perciò lasciava spazio a combattimenti corpo a corpo sulle pendici scoscese della montagna. La chiesa di Santa Maria sorgeva prima del 1220 in Collelongo e dato che dalle nostre supposizioni il paese era ubicato in monte "Calvario", anche la chiesa era alle pendici del monte dietro al castello. Dopo il 1222 con la demolizione del castello la chiesa venne riedificata sui suoi ruderi, e quando il centro di Collelongo si spostò a valla la chiesa prese il nome di Extra Moenia. Collelongo rimase contea di Celano fino al 1572, poi venne ceduto da duca a duca, tra i quali ricordiamo Cesare Pignatelli, fino ad arrivare all’età dei comuni.

Tratto dal libro "Collelongo (Abruzzo ulteriore II)" di Walter Cianciusi.